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martedì 10 gennaio 2012


 
Il paradiso del vino dell’Europa orientale è senza dubbio la piccola e praticamente sconosciuta cittadina moldava di Milestii Mici, un comune di neanche 5.000 abitanti situato a 18 km dalla capitale Chisinau. Degli oltre 200 chilometri di cunicoli sotterranei, più di 120 sono attualmente in esercizio e circa 50 sono adibiti alla conservazione del vino, con le vie di questa incredibile città sotterranea che vengono scandite dai nomi di alcune delle qualità di vino che vi vengono prodotte, come ad esempio Aligoté, Cabernet e Feteasca.
La storia narra che la creazione di questi sotterranei nacque in origine per l’attività estrattiva della pietra nel sottosuolo da parte degli abitanti del villaggio (si calcola che questa attività abbia aperto complessivamente addirittura 400 chilometri di cunicoli).  La fama del villaggio è ovviamente legata al numero incredibile di cantine, dove sia le condizioni climatiche favorevoli e un terreno particolarmente adatto alla coltivazione della vite e sia le gallerie sotterranee scavate in passato, hanno contribuito a generare la più grande azienda vinicola del mondo, citata tra l’altro dal Guinnes World Record nel 2007. Il tutto condito da altri due fattori essenziali che si sposano armoniosamente e sostengono la produzione dei vini di elite alla fabbrica del vino di Mileştii Mici: la materia prima dei contenitori richiesti per la conservazione del vino, un ambiente perfetto per invecchiare del vino. 
Negli ultimi anni questo “paradiso del vino” sta prendendo sempre più piede tra appassionati, ma anche tra semplici curiosi, affascinati dall’idea di ammirare l’intricato dedalo di cantine sotterranee all’interno del quale sono conservate in condizioni ideali più di due milioni di bottiglie. Benché privo di particolari attrattive di carattere storico ed architettonico, l’insediamento di Milestii Mici è antichissimo e affonda le proprie radici addirittura nel X secolo a.C. Nel 1870Emmanuel Brihunet, sacerdote della chiesa di Saint Nikolai, scoprì alcune informazioni riguardanti il villaggio in alcuni vecchi manoscritti datati 30 marzo 1528, quando Milestii Mici e tutta la regione caddero in mano agli ottomani. Il prestigio di cui gode oggi la cittadina non sarebbe stato possibile se in passato gli abitanti non avessero mantenuto la tradizione di costruire le proprie case in pietra, che veniva estratta dal sottosuolo attraverso lo scavo di profonde gallerie nelle quali oggi sono conservate le bottiglie.
L’azienda vinicola Milestii Mici fu inaugurata nel 1969, quando si decise di conservare il vino prodotto dall’azienda “Moldova” nelle gallerie che si diramano dal centro del villaggio fino ai margini meridionali di Chisinau. Il risultato fu da subito strabiliante, grazie alle particolari temperature, costantemente comprese tra 12 e 14 gradi, e al tasso di umidità, variabile tra l’85 e il 95%, che consentirono il perfetto invecchiamento dei vini. Attualmente la fabbrica del vino “Mileştii Mici” è un’azienda pubblica specializzata nella produzione, nella conservazione e nell’introduzione sul mercato delle bevande alcoliche. Ispirati dai desiderata di ottenere un vino di qualità, i vinificatori di Mileştii Mici migliorano continuamente le qualità gustative e le proprietà dei vini. Anche un non appassionato non potrà rimanere indifferente al fascino emanato da questi camminamenti vecchi centinaia di anni nei quali, anche in piena estate, occorre coprirsi bene per via della temperatura costantemente bassa.
La bottiglia più vecchia risale al 1969, anno che ha segnato l’inaugurazione ufficiale dell’attività, ma scorrendo le pareti polverose si potranno notare decine di vini imbottigliati negli anni ’70 e ’80. SullaPiazza delle Grandi Adunate Nazionali di Chisinau, dal 2002 si tiene tutti gli anni, nel secondo weekend del mese di ottobre, il Festival Nazionale del Vino; ne prendono parte i principali produttori che attraverso i loro stands offrono un’interessante vetrina ai molti visitatori sia nazionali che esteri. Durante questa celebrazione il centro cittadino viene chiuso al traffico ed è possibile assistere a numerose rappresentazioni del tipico folklore moldavo.
di Salvatore Verde

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